Ristrutturare casali nelle Marche è un lavoro complesso ed estremamente appagante. Non esiste progetto che sia lo stesso, tutti, a loro modo, hanno un’unicità così autentica che deriva dal loro vissuto, da ogni mattone, ogni pietra, ogni trave, che racconta una storia a chi guarda, a chi osserva, a chi decide di prendersene cura.
In ogni caso, come per ogni lavoro di restauro e ristrutturazione architettonica, ci sono degli step da seguire, per permettere al casale in questione di vivere una seconda, meravigliosa e splendente vita. Scopriamoli insieme.
Le fasi della ristrutturazione di un casale
- Sopralluogo e analisi delle condizioni strutturali
- Analisi delle richieste del committente
- Studio approfondito delle possibilità e creatività
- Parte burocratica ed apertura del cantiere
- Esecuzione dell’intervento
Ogni punto è unito indissolubilmente al precedente e non potrebbe esistere senza di esso.
Il sopralluogo è un momento cruciale, nel quale è possibile rendersi conto effettivamente non solo di tutti gli aspetti tecnici, delle metrature, ma anche delle condizioni strutturali.
Che cosa si intende per condizioni strutturali? In primis, le condizioni di eventuali impianti già esistenti, in secondo luogo le condizioni stesse dell’immobile. Spesso, infatti, questi meravigliosi casali antichi che costellano la regione Marche non sono adatti ad un restauro o una ristrutturazione, ma devono essere demoliti e poi ricostruiti ex novo. Nella ricostruzione va precisato che, ove possibile, vengono presi materiali di recupero dalle rovine e riutilizzati per la seconda costruzione, in modo tale che l’immobile conservi quell’allure naturale che lo contraddistingue.
In seguito, le analisi strutturali vengono unite alle richieste del committente, per valutare, durante uno studio approfondito le varie possibilità e, fin dove possibile, accontentare ogni richiesta. In questa fase la creatività gioca un ruolo cruciale ed è compito dell’architetto incanalare la fantasia nella realtà, dando vita a qualcosa di unico.
Infine, una volta preso atto di tutti i vincoli normativi e sbrigato la parte burocratica si giunge all’esecuzione dell’intervento, che va seguito passo passo. L’apertura del cantiere è lo step che avvicina al termine del lavoro: rimozione, demolizione, ricostruzione, eventuali integrazioni e protezioni, pulizie, deumidificazione degli ambienti e delle pareti, rotazione eventuale dell’intera struttura per dare la possibilità di godere di una vista panoramica migliore e tanto altro ancora.
Il lavoro di restauro di un edificio storico non riguarda solo ed esclusivamente la parte di lavoro che si svolge in cantiere: è qualcosa che nasce prima, molto prima, e che si concretizza man mano. La necessità di tener fede alla storia di un luogo, unita all’indiscutibile utilità, abitabilità e fruibilità che questo deve avere, garantendo sicurezza e protezione ad ogni costo, sono le giuste misure per iniziare un lavoro di restauro o ristrutturazione di un qualsiasi immobile.
Le Marche, con le loro sfaccettature, hanno una storia antica che è testimoniata da casali e casolari, a conferma di un’epoca lontana che ha definito il passato e continua a definire il carattere di un popolo: lavoratore, instancabile, unito.
Sergio Marinelli è un architetto che ama la sua terra e lavora al suo servizio. Ristrutturare casali nelle Marche è dunque per lui un grande privilegio: se anche tu hai necessità di ristrutturarne uno contattaci, creeremo insieme la sua seconda vita.